Storia di una quarantena collettiva

15 09 2008

Sembrava uno dei suoi soliti messaggi personali. Ma di consueto aveva solo la nonchalance con cui informava tutti i contatti msn di tutto ciò che le accadeva nella vita. Ci aveva detto tutto, che era in doccia, che s’era tagliata un dito, che aveva fatto l’incidente coi colleghi, che s’era tolta i punti neri e che aveva finito la pepsi in frigo. Informazioni che ci avevano di volta in volta riempito il cuore, ma che erano passate in sordina.

Insomma succede che puffetta cattiva, piccola stachanov, kamikaze delle risorse umane, santa protettrice di saldatori e commesse e nostra signora dei curriculum…s’ammala. Non le crede nessuno perchè di secondo nome fa febbriciattola, ma…oh, s’ammala sul serio.

La cosa bizzarra, e tragica allo stesso tempo, è che sceglie il modo peggiore per far sì che tutti, d’ora in avanti, possano crederle. Sceglie Messenger.
Accanto al suo nome campeggia una scritta che rimarrà negli annali: “La mononucleosi NO!

Parte la psicosi di massa:

“ok, facciamo due conti…sabato eravamo tutti insieme…abbiamo bevuto dal suo bicchiere…tu, tu ci hai bevuto, ma no io no, tiè!…si ma poi io ho bevuto dal tuo e quindi…io non ero con voi ma ho bevuto dalla stessa bottiglia di quello che ha bevuto dal bicchiere di puffetta…e poi ecco, ecco perchè oggi ho la febbre, oh mio dio no…e porco qui e porco lì…ho chiamato pure lui che ha chiamato l’altro che stava con noi ma non c’entrava nulla con noi e gli ha detto…oh mio dio moriremo tutti…a me è già uscita una pustola sul gomito…io effettivamente non mi sento tanto bene mi sento i linfonodi gonfi….i linfochè?…ho le allucinazioni…emano un brutto odore…io ho mangiato anche dal suo piatto…dici?…e io che le ho dato la mano quando l’ho salutata…a me m’ha guardato strano l’altra volta…una volta mi ha prestato le fotocopie per un esame…”

Nel frattempo il buon Fables se la ride perchè vive in un’altra città. Sempre il solito sculone, non si sa come.
A costo di farmi venire la peste bubbonica giuro che in qualche modo riuscirò ad infettarti.

Il luogo prescelto per la quarantena di massa è la dimora della sottoscritta. Che dirvi, birra e peperonata di sicuro non mancheranno. Magari portate il Risiko. Pare che la cosa sia lunga.

Con affetto, stima e transaminasi in aumento,
sempre vostra,
la compagnia dell’ultimo grisbi.

Rigurgitato da
La gattara


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6 responses

16 09 2008
fables

cara La Gattara, particolarmente interessato a quanto puffetta cattiva scrive accanto al suo MSN, ho ipotizzato che quella scritta avrebbe sovrastimato qualche problema. così mi ritrovo a 400 km di distanza a ridere della vostra disavventura, ma con un piccolo timore, pare che anche Arianna quella sera sia passata dalle parti del circolo e se anche lei avesse bevuta da un bicchiere di una che aveva annusato Erika????

16 09 2008
Arianna

è no caro fables, qui sta nascendo un movimento teso a farti arrivare la mononucleosi senza bisogno del mio tramite, una sorta di voodoo che alla fine vedrà salvi e immuni noi, e contagiato te, vedi un po che poi fà, i kilometri non ti salverannoooo

16 09 2008
La gattara

“… fuori controllo e ormai mi pulsi dentro.
sento il contagio di un’infezione…
…NUOVA OSSESSIONE e ormai ci sono dentroooooo”

16 09 2008
fables

anfamiiiiiiiiiiiiiiiiiii

16 09 2008
tua zia

bella de casa t’avevo detto di mette la maglia di lana…

vabbe, intanto chiamo i monatti

tua zia

16 09 2008
La gattara

ma io avevo anche i mutandoni di lana zzì, non solo la maglia!!!!
Zia, ma da quando ti sei fatta crescere la barba?

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